La tutela della biodiversità è diventata una necessità impellente per il nostro pianeta. Per sostenerla è fondamentale abbracciare modelli di produzione alimentare più sostenibili, a partire dall’agricoltura e dagli allevamenti, che devono essere meno impattanti sul sistema pianeta.
Fare la spesa consapevole è un atto di responsabilità che sostiene l’agricoltura sostenibile e contribuisce a un futuro più verde. Ma cosa significa davvero?
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L’Agricoltura sostenibile non si limita al rispetto dell’ambiente, ma abbraccia una visione più ampia che include vari aspetti, ecologici, etici e sociali :
Secondo molti studiosi indipendenti ci sono alcuni principi chiave che andrebbero rispettati per un’agricoltura sostenibile a difesa e supporto dell’ambiente, come ad esempio :
Promuovere la coltivazione biologica e rigenerativa di specie autoctone e differenziate, in un ecosistema integrato, dove compaiono diversi soggetti che interagiscono fra di loro (colture agricole, flora e fauna di contorno). Se gestititi in modo appropriato, questi possono trovare un equilibrio ottimale, sia per una migliore coltivazione che per preservare l’ambiente ed il paesaggio.
Tutela delle api e della biodiversità:
Tutelare le api e gli insetti fondamentali per l’ecosistema; essi impollinano circa il 70% delle specie vegetali e garantiscono il 35% della produzione globale di cibo. Purtroppo, l’inquinamento, l’uso di pesticidi e la perdita di habitat naturali le stanno mettendo a rischio.
Proteggere le api è fondamentale per la biodiversità e la sicurezza alimentare.
Salvaguardare le risorse naturali: preservare il suolo non sottoponendolo a stress, con coltivazioni intensive, continue concimazioni e trattamenti fito-sanitari di sintesi, che impoveriscono il sistema organico naturale e indeboliscono le naturali difese delle piante.
Favorire un miglior utilizzo della risorsa acqua, promuovendo buone pratiche ed investimenti per l’acquisizione di strumenti e tecniche per una miglior gestione di questa preziosa risorsa.
Riqualificazione del settore agricolo e agroalimentare, con una redistribuzione delle aree coltivate su aree più ampie, sottraendole alla cementificazione e alla industrializzazione selvaggia, promuovendo in contemporanea il ripristino delle aree boschive e deputate ad ospitare la fauna selvatica, essenziale all’equilibrio dell’ecosistema.
Tutelare il Benessere animale negli allevamenti, disincentivando quelli intensivi a forte impatto ambientale, per favorire una maggior salute sia degli animali che dei consumatori.
Sviluppo socio-economico: garantire condizioni di lavoro eque e dignitose per gli agricoltori.
Per una spesa consapevole è utile sapere:
Quali sono le differenze tra agricoltura biologica, biodinamica e rigenerativa ?
All’interno dell’agricoltura sostenibile troviamo diversi metodi di coltivazione, ognuno con le sue peculiarità:
Agricoltura biologica:
- Vietato l’uso di sostanze chimiche dannose: pesticidi, erbicidi e fertilizzanti sintetici.
- Promuove l’utilizzo di tecniche naturali: fertilizzanti organici, controllo biologico dei parassiti e rotazione delle colture.
- Obiettivo: ottenere prodotti sani e genuini, nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità.
- Certificazione obbligatoria: dal 2007 l’Unione Europea regolamenta la produzione e la commercializzazione dei prodotti biologici.
Agricoltura biodinamica:
Come quella biologica non prevede l’uso di prodotti chimici;
- Fondata sul pensiero di Rudolf Steiner: valorizza i cicli naturali e le fasi lunari.
- Utilizza solo sostanze naturali: preparati biodinamici, omeopatici e compost naturale.
- Persegue l’armonia tra uomo, natura e cosmo: mira a creare un sistema agricolo autosufficiente e resiliente preservando metodi tradizionali.
Agricoltura rigenerativa:
- Si basa sul principio del “fare meglio con meno”: punta a migliorare la fertilità del suolo e la salute delle piante.
- Promuove la biodiversità: favorisce la presenza di diverse specie vegetali e animali nell’ecosistema agricolo.
- Utilizza tecniche come la rotazione delle colture e la coltivazione di cover crops: per arricchire il suolo e contrastare l’erosione.
Come possiamo essere utili alla tutela dell’ambiente e della biodiversità ?
- Scegliendo prodotti da agricoltura biologica o biodinamica: che non utilizzano pesticidi dannosi per l’uomo, l’ambiente e gli animali.
- Acquistando più possibile cibi freschi, di stagione e a km zero.
- Acquistando dal contadino vicino casa, per ridurre il trasporto delle merci e favorire un’economia diretta locale.
- Creando piccoli orti urbani e sul terrazzo, per ridurre l’impatto ambientale, produrre il proprio cibo sano e creare quel senso di comunità che ci fa stare bene.
- Creando o sostenendo giardini fioriti: che offrono nutrimento e riparo alle api.
- Evitando l’uso di pesticidi chimici in giardino e sul balcone.
- Informandoci e sensibilizzando su questo tema.
Ecco alcuni consigli per ridurre il tuo impatto sull’ambiente:
Prediligi frutta e verdura di stagione a km 0: riduci l’inquinamento da trasporto e sostieni l’economia locale.
Leggere le etichette è fondamentale: scopri la provenienza e le certificazioni di sostenibilità dei prodotti. Prediligi prodotti biologici, naturali, certificati.
Limita l’acquisto di cibi da lontano: spesso provenienti da allevamenti intensivi dannosi per l’ambiente.
Consuma meno carne: gli allevamenti sono un importante fattore di inquinamento atmosferico.
Evita monouso! Ma se proprio devi, sceglilo biodegradabile e compostabile. Evita la plastica che inquina per secoli.
Scegli prodotti sostenibili, freschi e naturali: un gesto semplice, di grande impatto per un grande cambiamento!
Fai scelte alimentari più sostenibili e a minor impatto come ad esempio consumare più proteine vegetali che animali. Ecco qualche info in più;
Proteine vegetali: un mondo di alternative gustose e nutrienti.
Contrariamente a quanto si pensa, seguire una dieta vegetale non significa rinunciare alle proteine. La natura offre un’ampia varietà di alimenti vegetali ricchi di proteine, che possono tranquillamente sostituire le classiche fonti animali.
Cereali e pseudocereali:
Oltre a carboidrati e fibre, molti cereali, in particolare quelli integrali e i pseudocereali come grano saraceno, quinoa e amaranto, contengono un alto contenuto di proteine vegetali.
Il grano, ricco di glutine, è alla base di numerosi derivati vegani come seitan, mopur e alternative alla carne, ideali per soddisfare il fabbisogno proteico di chi segue una dieta vegetariana o vegana.
Legumi:
I legumi sono un pilastro fondamentale della dieta vegetale, soprattutto di quella vegana, e vantano un elevato contenuto proteico: da un minimo del 18% a un massimo del 44,3%. Tra i legumi più proteici troviamo piselli, lenticchie, ceci, soia e lupini.
Per arricchire la dieta di gusto e varietà, è possibile integrare legumi trasformati come pasta di legumi, veg burger, tofu e tempeh.
Inoltre, i legumi sono un alimento eccellente per chi pratica sport, bambini e anziani, in quanto molto più digeribili rispetto alla carne.
Scegliere proteine vegetali significa:
Seguire una dieta equilibrata e nutriente.
Fare una scelta ecologica e sostenibile.
Gustare sapori nuovi e sfiziosi.
Prendersi cura della propria salute e del benessere del pianeta.
Scopri il mondo delle proteine vegetali e sperimenta il gusto della bontà e della salute!
Oltre a queste azioni:
Ricicla correttamente i rifiuti: dai nuova vita ai materiali e riduci l’impatto ambientale.
Risparmia acqua: chiudi il rubinetto mentre ti lavi i denti o fai la barba.
Utilizza la borraccia: evita le bottiglie di plastica usa e getta.
Fai scelte di mobilità sostenibile: cammina, usa la bici o i mezzi pubblici.
Insieme possiamo fare la differenza!
Autore: lo staff di Biosfera.it